Stent a rilascio di farmaci versus angioplastica a palloncino nella prevenzione delle recidive nei pazienti con ristenosi coronarica in-stent


Nei pazienti con lesioni coronariche de novo, gli stent a rilascio di farmaci hanno ridotto in modo drastico il rischio di ristenosi rispetto ai classici stent e all’angioplastica a palloncino.

Non è ancora stato ben definito se gli stent a rilascio del farmaco siano superiori alla convenzionale angioplastica a palloncino nel trattamento dei pazienti con ristenosi in-stent.

Sono stati valutati due stent a cessione di farmaci, uno stent medicato al Sirolimus ed uno stent medicato al Paclitaxel.

Lo studio è stato condotto su 300 pazienti con ristenosi in-stent in 2 Centri tedeschi tra il giugno e l’ottobre 2003.

Dopo pretrattamento con 600 mg di Clopidogrel ( Plavix ) almeno 2 ore prima dell’intervento, tutti i pazienti sono stati assegnati in modo random ad 1 di 3 gruppi di trattamento: stent con Sirolimus, stent con Paclitaxel o angioplastica a palloncino.

L’end point primario era rappresentato da ristenosi ( diametro della stenosi maggiore o uguale al 50% ) a 6 mesi.

L’angiografia nel corso del follow-up è stata eseguita nel 92% ( 275/300 ) dei pazienti.

L’incidenza di ristenosi è stata del 44,6% ( 41/92 ) nel gruppo sottoposto ad angioplastica a palloncino, nel 14,2% ( 13/91 ) nel gruppo stent con Sirolimus ( p < 0,001 versus angioplastica a palloncino ), e nel 21,7% ( 20/92 ) nel gruppo stent con Paclitaxel ( p = 0,001 versus angioplastica a palloncino ).

Rispetto all’angioplastica a palloncino, i pazienti a cui è stato impiantato uno stent medicato al Sirolimus avevano un rischio relativo ( RR ) di ristenosi di 0,32, mentre il rischio relativo è stato 0,49 per i pazienti trattati con stent medicato al Paclitaxel.

L’incidenza di rivascolarizzazione del vaso bersaglio è stata del 33% ( 33/100 ) nel gruppo angioplastica a palloncino, dell’8% ( 8/100 ) nel gruppo stent con Sirolimus ( p < 0,001 versus angioplastica a palloncino ), e 19% ( 19/100 ) nel gruppo stent con Paclitaxel ( p = 0,02 versus angioplastica a palloncino ).

L’analisi secondaria ha mostrato un trend verso una minore incidenza di ristenosi ed una significativa più bassa percentuale di rivascolarizzazione del vaso bersaglio ( p = 0,02 ) tra i pazienti sottoposti a stent con Sirolimus rispetto ai pazienti con stent al Paclitaxel.

Nei pazienti con ristenosi in-stent, una strategia basata su stent medicati con Sirolimus o Paclitaxel è superiore all’angioplastica a palloncino nella prevenzione della ristenosi ricorrente.

Gli stent medicati al Sirolimus sembrano essere più efficaci rispetto agli stent medicati al Paclitaxel.( Xagena2005 )

Kastrati A et al, JAMA 2005; 293: 165-171

Cardio2004


Indietro

Altri articoli

L'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) è sempre più utilizzato nella rivascolarizzazione di pazienti con malattia coronarica principale sinistra al...


La Commissione Europea ha approvato l'aggiornamento della scheda tecnica di Xarelto ( Rivaroxaban ), un inibitore orale del fattore Xa,...


I nuovi dati ottenuti dal Registro ADAPT-DES hanno mostrato che l'uso degli antiacidi noti come inibitori della pompa protonica (...


I pazienti con sindrome coronarica acuta sottoposti ad angioplastica che hanno ricevuto la Bivalirudina ( Angiox, Angiomax ), un farmaco...


Nel corso del Congresso dell'European Society of Cardiology ( ESC ) sono stati presentati i risultati dello studio CURRENT OASIS-7...


I pazienti con diabete mellito sono ad aumentato rischio di nefropatia associata a mezzi di contrasto. Ricercatori del Walter Reed...


Ci sono poche informazioni riguardo all’effetto del diabete mellito sull’outcome ( esito ) clinico a lungo termine dopo intervento coronarico...


Il training autogeno ( AT ) è un metodo di autosuggestione che potenzialmente è in grado di ridurre lo...